Ma che giornata ! Il sole è caldo con una leggera brezza, un
po’ in ritardo per scrivere questo racconto di fine Settembre 2016 ma sempre
valido per mettere giù due righe di una bella giornata trascorsa a passeggiare
in una gola stretta, tra sassi e radici d’albero sotto i quali è facile scovare
tane di animali che normalmente non si vedrebbero.
Due lanci semplici tornando
alle origini è sempre allettante ! Prede
piccole ma scafate, difficili da ingannare tra i riverberi di luce creati dei
rami nodosi degli alberi e delle ragnatele nelle quali ad ogni metro si rischia
di incappare. Tutto questo segno dell’ infrequente passaggio del genere umano !
Ad ogni buca la taratura della lenza è fondamentale ! Non
bisogna tralasciare neanche un millimetro che sia di più, che sia di meno. Pena
l’ indifferenza all’ esca della preda o
peggio, l’ incaglio della lenza sul fondale.
In posti ristretti dove è già di per se difficoltoso muoversi
ulteriori inconvenienti sarebbero certamente un bel problema sopratutto se non
si presta debita attenzione sia al fondale che ai rami ove è facile per un tiro
sbagliato incagliare.
Ma perché preoccuparsi ?
Quello che cercavi è proprio là,
dove quella piccola fessura oscura che si intravede tra i gorghi cela queste
piccole perle !
Con un lancio secco, non appena il galleggiante rimbalza sulla
roccia schizzando l’aria in controluce di goccioline d’acqua ecco che senti una
leggera trazione e capisci subito che quello che cercavi è arrivato. Piccola
soddisfazione ma per la grande fatica una felicità a te immensa !
E lo sai,
dopo diverse prede che torneranno nelle loro vermiglie buche, una scalata
faticosa ma piacevole verso il vertice della guglia è una cosa più che
sormontabile per tornare verso il tuo rifugio !
Nessun commento:
Posta un commento