domenica 29 novembre 2015

Sfida

Venerdì pomeriggio ho guardato il meteo, volevo essere sicuro di avere un sabato terso dalla nebbia, poche nuvole ed un pò di sole da prendere. Ero certo che il livello del fiume fosse buono così come la temperatura dell’ acqua. Insomma, ho guardato ogni possibile previsione ed insieme al mio compagno abbiamo deciso nuovamente di tornare a barbi.








La scelta è stata corretta, finchè il tempo è buono e le temperature ancora sopportabili perché farsi sfuggire l’ occasione ?










Il viaggio è stato molto stimolante soprattutto grazie al fatto che di nebbia non ce ne fosse traccia, appena arrivato sulla riva ho capito che mi sarei divertito tant’ è che, come sempre mi ero portato anche una canna da spinning con due cucchiaini che non sono nemmeno riuscito ad usare. I barbi non mi hanno dato tregua. Ogni lancio è stato una cattura !







Il meteo purtroppo non ha retto le aspettative, le nuvole sono arrivate presto portando con se un paesaggio da apocalisse. Il vento infine ha incominciato a soffiare sferzante e questo ci ha costretti ad aggiungere altri maglioni sotto le giacche.







A fine giornata sono tornato a casa da parte mia con all’ attivo 32 pesci di buona taglia mentre 2 me ne sono sfuggiti causa slamatura.








Ero sicuro che il ferro andava battuto finchè caldo.




Durante la giornata ho deciso di optare su di una canna ed un mulinello di tempra abbastanza leggera senza penalizzare la robusta anima della montatura, tutto questo per massimizzare la sensazione delle catture 





Prime esperienze di volo
"Per i più pignoli - lo so, non bisognerebbe tenere i pesci catturati così in alto, potrebbero cadere, ma era tutto in sicurezza !"

Per la prossima uscita di pesca dovrò decidere se martellare ancora i barbi invernali del Po o spostarmi su qualche altra preda.



lunedì 16 novembre 2015

Barbel In The Fog

Finora abbiamo avuto un novembre molto mite ma dalla scorsa sera la nebbia ha sconfinato anche in città mentre le temperature sono scese il giusto per farmi decidere di mettere in atto una pescata alla ricerca di quei pesci invernali che si sa, escono allo scoperto soprattutto quando l’ acqua arriva ad una temperatura a loro ottimale in questo caso sotto i 13 gradi.







Già sulla strada abbiamo modo di accorgerci che la giornata sarà caratterizzata da una fitta nebbia, tant’è che arrivati sulle sponde a malapena si riescono a scorgere le sagome degli alberi sulla riva opposta. L’ autunno incomincia a farsi sentire realmente portando con se una delle mie prede preferite.






Energici, veloci, furbi ed un po’ pazzi, sono loro, i barbi invernali del Grande Fiume.






Riusciamo a trovare il posto più adatto ancorandoci a monte di una buca profonda  circa 4 metri e lanciando i feeder in fil di corrente poco dietro lo scalino della depressione dove i branchi stazionano.









Il primo aggancio lo subiamo subito, non appena l’esca tocca l’ acqua ancora prima di raggiungere il fondo viene repentinamente mangiata, segno dell' inconfondibile presenza di quello che stiamo cercando. 






I diversi combattimenti risulteranno uno più divertente dell' altro anche grazie alla forte corrente che caratterizza il punto da noi prescelto per la pesca.





Proseguiremo così riuscendo a portare a guadino diversi barbi di taglia anche allamando i pesci nello stesso momento. Non sarà facile infine destreggiarci per non incrociare i fili con risultati disastrosi.





Dopo una lunga assenza nel pescare questo ciprinide causa i mesi troppo caldi sono veramente contento che un po’ di gelo li abbia portati verso la nostra rete.