martedì 18 novembre 2014

Esox ! Una Giornata Da Ricordare !

Domenica, giornata biblica del riposo.

I giorni di pioggia incessante e di umidità al limite nei quali l’ uso degli scarponi da montagna e dei Timberland impermeabili sono stati d’obbligo per non imbarcare acqua hanno permesso uno spiraglio di luce per una puntata di pesca in un luogo vicino.

Ho pensato bene quindi, non potendone più di calzature impermeabili di infilarmi gli stivali verde mimetici da pesca !

E quale luogo migliore per pescare, mentre i fiumi sono in piena ed escono dagli argini con il fango limaccioso che non vede l’ora di farti cadere ?

Naturalmente l’ Idroscalo !




Certo, con le strade che abbiamo, piene di buche, di avvallamenti e, di squarci e di tombini in preda a raptus di identità che sembrano sorgenti d’acqua calda abissali sarebbe necessario un vero fuoristrada!

Ma la voglia di bagnare la lenza è tanta dopo una settimana di astinenza che ci si prova anche con una normale Grande Punto con l’ acqua che arriva al radiatore e schizzi d’acqua sollevano grandi nubi di condensa a contatto con la marmitta incandescente ! Scene da film !

Detto questo, arrivato al parcheggio verso le 07:00, orario d apertura dell’ Idroscalo non c’è anima viva.

Monto l’ attrezzatura ed inizia la caccia !

Umidità al top, ed anche l’Idroscalo sembra aver subito la forza della pioggia mentre i fungi sono diventati i padroni del terreno.

Il movimento è poco, dopo diversi lanci solo qualche pesciolino viene a farmi visita ma tutto cambia quando intravedo una sagoma chiara su di un letto di foglie scure adagiate sul fondale. Ha due pinne sull’ anteriore ed un muso allungato. 

E’ un luccio, ed in pochi secondi mi balena l’ idea di lanciare l’esca proprio su quella sagoma.

Uno, due, tre, quattro rimbalzi ed ecco che l’ ombra inversa, fusiforme si fa avanti e con uno scatto azzanna l’ esca !




Il combattimento ha inizio !

Tira testate a destra ed a manca, cerca di arrivare in superficie per scuotere la bocca e liberarsi dall’ amo ma prontamente abbasso la canna e gli tengo il muso in acqua.




Per ben tre volte parte fulmineo verso un groviglio di rami sommersi ma chiudo la frizione e gioco di canna.




L’ unico pensiero che mi salta in mente è come salparlo dato che quando vado a spinning matematicamente mi dimentico il guadino.

Decido allora di scendere e prenderlo con una presa che non avevo mai provato prima utilizzabile con gli esocidi e che non rischia di danneggiare il pesce, la presa opercolare. 




Ed eccolo finalmente, in tutta la sua splendente maestosità ! Effettuo scatti veloci e brevi per azzerare lo stress ed il pesce è di nuovo in acqua.






Da notare sono i pori mandibolari che, collegati direttamente alla linea laterale aiutano il pesce nel percepire i movimenti.



Place: Idroscalo - Milan
Species: Esox lucius (Common Name: Luccio - Pike) 
Family: Esocidae
Rod: Abu Garcia Vendetta 5-20 gr
Reel: Shimano Catana 2500 FC
Line: Drennan Series 7 - 0.23mm - 6.9 lb - 3,13 kg
Bait: Jig Head + Shad 


Breve riossigenazione ed ecco che si dilegua confondendosi con il fondale !




Certo è che essendo il mio primo luccio anche se non di dimensioni eccezionali è stata, almeno per me, una bella cattura !

Soprattutto con la lenza di nylon dello 0.23 !

Solo in seguito mi sono reso conto che i denti del predatore avrebbero potuto tagliare il filo lasciandogli l’ esca in bocca, ma a pensarci bene, anche non avendo avuto l’ attrezzatura adeguata come avrei potuto non cogliere l’ occasione ? D’ altronde se si ha fiducia nell’ attrezzatura e nelle montature il provar non nuoce ! Anzi !

Naturalmente  con la presa opercolare alla Mr. Canadian sono riuscito a farmi lasciare anche un piccolo regalo !




Nei primi 15 minuti di pesca sono riuscito già a "fare la giornata” posso quindi chiudere le canne ed andare a casa ma decido comunque di continuare facendo qualche fotografia e cercando qualche altro pesce.








Poche mangiate nelle ore successive e l’ unica degna di nota è di un bell’ esemplare in misura di persico reale che non ha resistito su di una bella esca gommosa, neanche fosse stata una caramella Haribo !



















Altri due o tre black bass ed alla fine posso ritenermi soddisfatto.












In conclusione della giornata ci tengo a citare una poesia del poeta Gino Benedetti che ho trovato incisa su un monumento sul lungolago di Desenzano del Garda:

Ringhiere di lago….
C’è un luccio incantato
Fra le alghe,
nell’ acqua specchiata
immobile pietrificato.
Argenteo
Nobile pugnale,
il luccio sogna







domenica 9 novembre 2014

Idroscalo ! Paradiso Da Tutelare !

Un posto degno di nota dove effettuare due lanci in assoluta tranquillità a due passi da Milano senza dover per forza macinare chilometri dopo una lunga e stancante settimana lavorativa è sicuramente l’ Idroscalo.




L’ immenso bacino artificiale d’acqua venne creato alla fine degli anni venti per ampliare l’ aviosuperficie Milanese, munita già dell’ aeroporto di Taliedo, uno dei primi aeroporti d’ Italia ed unico aeroporto di Milano fino alla successiva costruzione di Linate.




La scelta di creare un bacino d’acqua al posto di una normale pista di decollo/atterraggio fu dovuta alla grande importanza data all’ epoca ai tragitti a lungo raggio effettuati dagli idrovolanti che, per l’ appunto, non necessitavano di piste convenzionali.






Inoltre in questo modo non Vi era la necessità di una frequente manutenzione ne di una ristrutturazione delle vecchie piste disconnesse ereditate dalla prima guerra mondiale.






Come oggi, già nei primi anni della costruzione del bacino l’ idroscalo fu destinato anche alle attività sportive come il nuoto ed il canottaggio.






Dopo una moltitudine di lavori che proseguirono per diverso tempo a rilento l’Idroscalo venne inaugurato nel 1930 ma pochi anni dopo l’ anima sportiva dell’ opera prevalse su quella avionica.






I primi esempi dell’ utilizzo sportivo sono la prima gara di canottaggio tenutasi nel 1930, il primo campionato Italiano del 1936 e la disputa degli Europei nel 1938.












Ad oggi il complesso è utilizzato principalmente per attività sportive tra le quali vi è anche la pesca.
Nel bacino sono presenti una moltitudine di specie ittiche insidiabili con svariate tecniche di pesca tra le quali lo spinning, la pesca a fondo e con il galleggiante.










A questo proposito ho deciso negli ultimi tempi di dedicarmi un po’ allo spinning in un ambiente tranquillo e quindi naturalmente la mia scelta è ricaduta su questo immenso specchio d’ acqua.






Una moltitudine di tronchi e rami sommersi ospitano le prede che ho deciso di insidiare…..persici reali e black bass.






Ormai nel mese di novembre il periodo migliore per i bass è passato ma, grazie ancora alle temperature non troppo rigide, si possono effettuare interessanti catture di esemplari di taglia e, soprattutto, sono entrati in scena i persici che, girovagando in gruppo esercitano azioni di bullismo tra le altre specie ittiche !













Ai primi lanci, con esche siliconiche abbinate a piccole testine piombate di grammature light riesco ad ingannare i primi pesci che sono poco più grandi di una spanna.








Dopo aver provato diversi spot e finalmente aver ripreso la mano ad animare i “vermicelli fittizi” si incominciano a vedere i primi risultati, persici famelici in cerca di qualcosa da mettere negli stomaci.






Le catture si susseguono freneticamente una dopo l’ altra tra esemplari grandi piccoli.








Dopo aver catturato diversi esemplari, sia di bass che di persici, alcuni dei quali rilasciati senza effettuare la fotografia di rito essendo stati di taglia più o meno simile, decido di mirare a qualcosa di più sostanzioso.

Innesco così al filo madre dello 0.23 un esca più grande, un E-Sox Jell-Ignites della Drennan con la mimetica color persico, verde e giallo con strisce nere.

Ed è al primo lancio, lontano, superando quattro tronchi sommersi che ricevo la sperata mangiata ! Tira come un dannato ma non effettua le acrobazie del boccalone quindi capisco di avere incannato un persico di taglia.




Mi accorgo che punta verso i tronchi che nel lancio avevo superato ma riesco a tenergli la testa verso la superficie dell’ acqua riuscendo a farlo passare sopra agli ostacoli fino a portarlo verso di me riuscendo in fine ad agguantarlo e tirarlo a riva.






Foto veloci per non stressarlo troppo e poi lo ripongo nel suo ambiente con tutte le cure.






Da quando la bella sorpresa è stata allamata sono passati una ventina di minuti e mi accordo di aver quasi trattenuto il respiro per tutto il tempo, mi lascio quindi  ad una inalazione di ossigeno prima che mi scoppi una coronaria.



Place: Idroscalo - Milan
Species: Perca Fluviatilis (Common Name: Persico Reale - Perch) 
Family: Percidae
Rod: Abu Garcia Vendetta 5-20 gr
Reel: Shimano Catana 2500 FC
Line: Drennan Series 7 - 0.23mm - 6.9 lb - 3,13 kg
Bait: Drennan E-Sox Jell-Ignites (Color Green, Yellow with Black Stripes)





Sollevato di aver concluso il combattimento al meglio con conseguente nuovo Record personale effettuo ancora qualche ora di pesca per poi smontare e tornare a casa felice di non avere desistito per colpa degli sprazzi di pioggia che mi hanno accompagnato per tutta la mattinata.