domenica 22 febbraio 2015

Under The Rain !

La cosa è strana e sembra che giri per il verso contrario, durante la settimana di lavoro dal lunedì al venerdì il meteo prevede sempre bel tempo, venerdì verso le 15:00 addirittura il termostato della vettura, ammesso che non fosse rotto, segnava 14.5 gradi, il fine settimana invece arriva puntualmente la pioggia e molto spesso con essa anche il vento.

A questo punto l’ unica cosa da mettere in atto è il fare finta di nulla, preparare le canne, le montature e le esche ed il sabato mattina verso le 4.30 far suonare la sveglia.

Non storcete il naso, amo alzarmi presto, fare le cose con calma e partire con le stelle. …..quando ci sono .…

Così mi alzo, carico la macchina e parto verso il mio spot facendo andare il tergicristallo sulla seconda velocità.

Naturalmente oltre la pioggia e per causa di quella la strada che prendo normalmente per la destinazione risulta chiusa causa crollo del sottosuolo, faccio quindi retromarcia ed a naso trovo un’ altra via.

Dopo aver perso 30 minuti sulla tabella di marcia arrivo al mio solito parcheggio ma ancora il viaggio non è finito. Ci vogliono ben 2 km pieni da percorrere a piedi per arrivare allo spot e questa volta dovrò farmeli tutti nel fango. Fortunatamente ho portato lo zaino da trekking, mi infilo la cerata e gli stivali e sotto una pioggia sostenuta che arriva di traverso aiutata dallo sferzante vento mi incammino.

Superato qualche albero caduto a causa delle folate finalmente arrivo al mio spot, monto l’ attrezzatura e copro tutto con sacchi di plastica per cercare di non fare bagnare troppo le borse.

Effettuo diversi lanci ma di segnali che mi possano fare capire la presenza di movimento non ce ne sono.

Innesto allora un feeder da 100 grammi e lancio in prossimità di una prismata. In pochi secondi la cima della canna si inarca ed io dopo la prima ferrata ne do altre due per impiantare l’amo nella placca mandibolare del pesce.

Il combattimento con l’ attrezzatura sostenuta che avevo sarà durato non oltre 2 minuti ma che gusto ci sarebbe se non lo raccontassi come se il tutto fosse durato 20 minuti ? Che poi sono quelli reali che ho percepito.

Lo sento subito, è molto forte e punta il largo ma non gli do spazio, apro di poco la frizione per non strappare il terminale tra il pesce ed il pesante pasturatore, è l’ unico segnale di mangiata che ho avuto e devo assolutamente portarlo a terra. Gli faccio voltare il muso verso di me e lo recupero portando la canna con la frizione del mulinello chiusa verso di lui nei momenti di maggiori sfuriate quando cerca nuovamente il largo.

Penso subito ad un barbo ma non è così impegnativo appena affiora infatti si rivela un cavedano esagerato ! Un cavedanosauro ! Mi sembra il più grande che abbia mai preso quindi me la gioco bene e senza dargli corda lo forzo portandolo a guadino, al primo tentativo mi frega e con una pinnata riesce a sfuggire dalla rete ma al secondo passaggio lo fulmino issandolo a terra.



Species: Squalius squalus (Common Name: Cavedano - Chub)
Family: Cyprinidae
Measure: Cm 46.00 - Inch 18.12 
Weight: Kg 2.713- Lb 5.156
Rod: Mitchell Privilege PRO – 30T Carbon - 140-180 gr  
Reel: Abu Garcia Cardinal C806
Line: Trabucco TForce 0.40 mm
Terminal Line: JTM Proton 0.20 mm
Feeder: M Class 100 gr
Hook: Daikichi Treble Hook Size 6
Bait: Maggot


Ad alzarlo il guadino si piega e quasi sembra che si spezzi ma finalmente lo appoggio a terra e Wow !

E’ bello grande !  46 cm per 2.713 kg di peso ! Un nuovo record per me !

La pioggia mi rende difficile l’ operazione per effettuare le fotografie di rito, la pesatura e la misurazione ma finalmente riesco a fare tutto.





Appena slamato una sorpresa mi aspettava, la nuova ancoretta che avevo acquistato per testarne l’ efficienza risultava piegata ! Fortunatamente non sono stato a cinquantarla, l’ho portato a guadino velocemente risparmiandomi brutte sorprese.






Giunto il momento del rilascio decido di smontare e rifarmi la scarpinata verso la macchina tra pozze d’acqua e fanghiglia !

La giornata nello stile selvaggio è stata più che soddisfacente, e se il tempo durante la settimana promette bene e durante il week-end tende al brutto ….. chi se ne frega ! 

Io Vado A Pesca !


sabato 7 febbraio 2015

Stealth

Nulla avrebbe potuto prepararmi a quello che sarebbe accaduto oggi.

Dopo la solita, inesorabile, pesante settimana lavorativa finalmente arriva il relax della pesca, come al solito il venerdì sera tra musica e fumi dell’ alcool preparo minuziosamente l’ attrezzatura insieme alla quale spero di passare una bellissima giornata.

Il sabato mattina c’è qualcosa di strano che aleggia nell’ aria, un misto di tranquillità e di euforia che ci accompagna fino al luogo di pesca sempre con il mio anonimo grande compagno al fianco.

Sentiamo che sarà una giornata buona, non sappiamo il perché, non dobbiamo nemmeno parlarci, lo sappiamo e basta. Qualcosa di inspiegabile.

Finalmente sul luogo si sfoderano le scimitarre con argani annessi.

Nell’ attesa della prima abboccata versi di cormorani che sembrano dire in segno di scherno “ahah ahah  non ce la farete, ahah ahah non prenderete nulla ahah ahah ahah” ci fanno restare in silenzio nella speranza di poterli sbeffeggiare a nostra volta.

E così è……

La canna più potente si piega in un secondo creando un bellissimo arco, senza il picchetto  artigianale fatto preparare in ferramenta si sarebbe completamente capovolta finendo in acqua.

“Ferra !” è l’ unica parola che riesce ad urlare il mio compagno troppo lontano per farlo lui stesso !

Ora ce l’ ho, è ancorato bene, la frizione canta come fosse incantata, la serro in modo da non far saltare il terminale ma per maggiore controllo devo anche tenere la bobina con la mano frenandola meglio, non posso permettere qualunque cosa sia che entri in centro fiume tra i gorghi della corrente.
Mi balena per la mente un pensiero…..ma subito mi dico che non può essere e cerco di levarmelo di testa.

In breve tempo cambiato direzione, viene  verso di me, strano comportamento, recupero perchè la lenza non vada in bando, e praticamente sotto la prismata della mia postazione, l’ acqua bassa ma ancora non lo vedo, dal fondale sale solo uno sbuffo di fango sollevato dal passaggio della “bestia”.

Ecco che riparte, compiendo una fuga in senso circolare ora riprende il largo, la frizione torna a lavorare ed io ancora che controllo la bobina con la mano per frenare meglio la corsa.

Sento che pian piano si sta stanca, fidandomi ciecamente che l’ attrezzatura non mi tradirà decido di forzarlo per sfiancarlo meglio, finalmente affiora in superficie ma lo fa a modo suo, effettuando tre salti in senso verticale sbattendo la testa a destra ed a manca per liberarsi dall’ amo………i rumori intorno a me si ovattano ed io resto in estasi vedendo quella splendida e pregiata creatura……..di nuovo!

Il mio sospetto iniziale era fondato…….è ancora lui, un fantastico esemplare di storione siberiano, e questa volta è più grande !

Lo porto a riva, le braccia e le gambe mi tremano dall’ emozione, lo sollevo ma ricordo che non è un trofeo solo da esibire, è una creatura rara e delicata che deve essere protetta !




I suoi occhi lucidi mi fanno compassione, effettuiamo le fotografie di rito, alla bindella misura un metro e due centimetri precisi, senza perdere tempo lo rimetto in acqua, come l’ ultima volta lo riossigeno e lui subito con due pinnate torna nelle profondità del fiume.



Species: Acipenser baerii (Common Name: Storione Siberiano – Siberian Sturgeon)
Family: Acipenseridae
Measure: Cm 102 - Inch 40.19 
Weight: Kg 10.14 - Lb 22.35
Rod: Mitchell Privilege PRO – 30T Carbon – 140-180 gr 
Reel: Abu Garcia Cardinal C 806
Line: Trabucco TForce 0.40 mm
Terminal Line: JTM Proton 0.25 mm
Hook: Daikichi Treble Hook Size 10
Bait: Worm





Resto attonito per aver abbattuto il mio record precedente di un pesce così raro in una sola settimana !

Soprattutto effettuando la cattura in piena natura, e cosa ancora più importante a chilometri di distanza da dove avevo catturato il precedente “ Drago di Piombo” !






Per questa importante cattura vale la pena stendere due cenni sulla storia evolutiva dell’ antico ordine degli Acipenseriformes, ordine che sembra sia imparentato con determinate specie di pesci predatori vissuti durante il periodo Triassico (252 - 201 Ma).

Verso gli inizi del Giurassico (199 - 145 Ma) sempre dell’ ordine degli Acipenseriformi si svilupparono i Chondrosteidae ormai estinti come il grande Girosteo (Gyrosteus mirabilis) con forme vagamente simili agli odierni storioni.



Gyrosteus mirabilis


I pesci con sembianze che si avvicinano di più alle specie ora esistenti, dei quali sono stati ritrovati i più antichi reperti fossili sembrano essersi sviluppati durante il periodo Cretacico (145 - 65 Ma).

Grazie alla distribuzione dei reperti paleontologici sono stati individuati due principali centri di origine per gli Acipenseriformi, uno in Eurasia nel Cretaceo Inferiore ed uno in America Settentrionale nel Cretaceo Superiore.

Infine nell’ Era del Cenozoico (65 – 0.3 Ma) tuttora in corso sono sopravvissute solo due famiglie su quattro, per l’ appunto gli Acipenseridae (storioni) ed i Polyontidae (pesci spatola).

Ci tengo a precisare nuovamente che questa specie è considerata ad alto rischio di estinzione dalla classificazione IUCN.


IUCN (International Union for the Conservation of Nature)


Classificazione Lista Rossa IUCN


A questo proposito mi sta a cuore ribadire l’ importanza di rilasciare sempre questi splendidi esemplari per tutelare la loro sopravvivenza in natura !

Dolo questa parentesi paleontologica vengo destato da altre due abboccate che risulteranno essere altri due Storioni Siberiani di taglia inferiore.









La giornata si poteva a questo punto anche concludere ma decidiamo di restare in pesca.

Ne esce un bel carassio che io chiamo simpaticamente Bobbers in quanto questa parola, non ne conosco il motivo, mi ricorda un qualcosa che saltella sul fondale.




Species: Carassius carassius (Common Name: Carassio – Crucian Carp)
Family: Cyprinidae
Weight: Gr 850 - Oz 22.35
Rod: Shimano Alivio Slim TE GT 360 XH 40 - 80 gr
Reel: Daiwa Regal 3000 5iA 
Line: Asso Ultra 0.40 mm
Terminal Line: JTM Proton 0.18 mm
Hook: Drennan Carbon Feeder Size 8
Feeder: M Class 60 gr
Bait: Maggot





Non so come, mangiando su attrezzatura da me considerata light riesce a scardinarmi il piccolo ma micidiale mulinello Daiwa Regal di taglia 3000 che insieme a me ha condiviso tante battaglie fin dal principio. Mi toccherà quindi scovare una nuova molla dell’ archetto per poterlo riparare.