Parto con la speranza di non incrociare un pesce d’ aprile
ma di passare una divertente giornata in fiume anche se il tempo non promette
nulla di buono, le nuvole plumbee corrono veloci e sembra che da un momento
all’ altro debbano scaricare tutta la loro rabbia sul terreno, la luna inoltre
è visibile al 99% e sicuramente questo non aiuterà nella pesca che si
preannuncia già difficile anche grazie alle raffiche di vento che si alternano a momenti di calma.
Scatti in sequenza
Le lenze madri color verde scuro sono in tensione e si perdono
nella torbidità dell’ acqua, le cime delle canne come quelle degli alberi si
muovono convulsamente a causa del vento mentre i mulinelli con il baitrunner
inserito sono pronti a stoppare fughe improvvise, fughe che, non vedrò in modo chiaro per
l’ intera giornata in quanto il pesce con un fare svogliato spostava l’ esca
col muso e mi faceva sussultare ad ogni falsa partenza.
Details
Il vento che disturbava la cima delle canne non mi dava la
possibilità di focalizzare in modo corretto le toccate che già di per loro erano
scarse, l’ unico modo di cavare fuori qualcosa dall’ acqua era quello di
fulminare il pesce nel momento in cui spostava l’ esca di pochi centimetri dal
fondo.
Mi avvicino quindi ai grezzi scrutando attentamente il
movimento della lenza e dei cimini riverniciati di un bianco acceso, selezionando il movimento causato dal vento da quello di una vera mangiata.
Appena ne sono certo chiudo manualmente la seconda frizione
tirando una forte steccata e facendo entrare di conseguenza i primi dischi da
combattimento in uso, l'amo Drennan Carbon Feeder taglia 8 non lascia scampo, qualcosa strattona a sua volta e prende qualche centimetro di
filo, non gli lascio spazio e cerco di portarlo velocemente in superficie
facendogli inalare grandi boccate d’aria per stordirlo. Qui si lascia
fotografare ancora prima di arrivare a terra.
Risulta essere una brema in stato di frega con i tubercoli
nuziali dal peso di 2.103 kg che, dopo alcune fotografie torna velocemente in
acqua.
Come per la prima effettuo una sequenza della cattura in movimento
Pochi minuti dopo la scena si ripete, lievi toccate che
stoppo con una ferrata precisa allamando il pesce in punta di labbra, anche lui
una brema, visibilmente più grande che alla bilancia pesa 2.370 kg, 5 grammi in
meno dell' esemplare di sabato scorso.
E’ un bell’ esemplare di un colore che gli permette la
facile mimetizzazione nelle acque fangose, sul lato sinistro presenta delle
ferite da abrasione probabilmente causate da una frega violenta.
Da questo punto in poi fino alla fine della giornata il
movimento cessa.
Con due pesci dal peso complessivo di 4.473 kg posso
ritenermi soddisfatto, sicuramente due pesci d’aprile graditissimi viste le
condizioni difficili nelle quali la giornata versava.
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