Nulla avrebbe potuto prepararmi a quello che sarebbe
accaduto oggi.
Dopo la solita, inesorabile, pesante settimana lavorativa
finalmente arriva il relax della pesca, come al solito il venerdì sera tra
musica e fumi dell’ alcool preparo minuziosamente l’ attrezzatura insieme alla
quale spero di passare una bellissima giornata.
Il sabato mattina c’è qualcosa di strano che aleggia nell’
aria, un misto di tranquillità e di euforia che ci accompagna fino al luogo di
pesca sempre con il mio anonimo grande compagno al fianco.
Sentiamo che sarà una giornata buona, non sappiamo il perché,
non dobbiamo nemmeno parlarci, lo sappiamo e basta. Qualcosa di inspiegabile.
Finalmente sul luogo si sfoderano le scimitarre con argani
annessi.
Nell’ attesa della prima abboccata versi di cormorani che
sembrano dire in segno di scherno “ahah ahah
non ce la farete, ahah ahah non prenderete nulla ahah ahah ahah” ci
fanno restare in silenzio nella speranza di poterli sbeffeggiare a nostra
volta.
E così è……
La canna più potente si piega in un secondo creando un
bellissimo arco, senza il picchetto
artigianale fatto preparare in ferramenta si sarebbe completamente
capovolta finendo in acqua.
“Ferra !” è l’ unica parola che riesce ad urlare il mio
compagno troppo lontano per farlo lui stesso !
Ora ce l’ ho, è ancorato bene, la frizione canta come fosse
incantata, la serro in modo da non far saltare il terminale ma per maggiore
controllo devo anche tenere la bobina con la mano frenandola meglio, non posso
permettere qualunque cosa sia che entri in centro fiume tra i gorghi della
corrente.
Mi balena per la mente un pensiero…..ma subito mi dico che
non può essere e cerco di levarmelo di testa.
In breve tempo cambiato direzione, viene verso di me, strano comportamento, recupero
perchè la lenza non vada in bando, e praticamente sotto la prismata della mia
postazione, l’ acqua bassa ma ancora non lo vedo, dal fondale sale solo uno
sbuffo di fango sollevato dal passaggio della “bestia”.
Ecco che riparte, compiendo
una fuga in senso circolare ora riprende il largo, la frizione torna a lavorare
ed io ancora che controllo la bobina con la mano per frenare meglio la corsa.
Sento che pian piano si sta stanca, fidandomi ciecamente che
l’ attrezzatura non mi tradirà decido di forzarlo per sfiancarlo meglio, finalmente
affiora in superficie ma lo fa a modo suo, effettuando tre salti in senso
verticale sbattendo la testa a destra ed a manca per liberarsi dall’ amo………i
rumori intorno a me si ovattano ed io resto in estasi vedendo quella splendida e
pregiata creatura……..di nuovo!
Il mio sospetto iniziale era fondato…….è ancora lui, un
fantastico esemplare di storione siberiano, e questa volta è più grande !
Lo porto a riva, le braccia e le gambe mi tremano dall’
emozione, lo sollevo ma ricordo che non è un trofeo solo da esibire, è una
creatura rara e delicata che deve essere protetta !
I suoi occhi lucidi
mi fanno compassione, effettuiamo le fotografie di rito, alla bindella misura
un metro e due centimetri precisi, senza perdere tempo lo rimetto in acqua,
come l’ ultima volta lo riossigeno e lui subito con due pinnate torna nelle
profondità del fiume.
Species:
Acipenser baerii (Common Name: Storione Siberiano – Siberian Sturgeon)
Family:
Acipenseridae
Measure:
Cm 102 - Inch 40.19
Weight:
Kg 10.14 - Lb 22.35
Rod:
Mitchell Privilege PRO – 30T Carbon – 140-180 gr
Reel:
Abu Garcia Cardinal C 806
Line:
Trabucco TForce 0.40 mm
Terminal
Line: JTM Proton 0.25 mm
Hook:
Daikichi Treble Hook Size 10
Bait: Worm
Soprattutto effettuando la cattura in piena natura, e cosa ancora
più importante a chilometri di distanza da dove avevo catturato il precedente “
Drago di Piombo” !
Per questa importante cattura vale la pena stendere due
cenni sulla storia evolutiva dell’ antico ordine degli Acipenseriformes, ordine
che sembra sia imparentato con
determinate specie di pesci predatori vissuti durante il periodo Triassico (252
- 201 Ma).
Verso gli inizi del Giurassico (199 - 145 Ma) sempre dell’
ordine degli Acipenseriformi si svilupparono i Chondrosteidae ormai estinti come
il grande Girosteo (Gyrosteus mirabilis) con forme vagamente simili agli
odierni storioni.
Gyrosteus mirabilis
I pesci con sembianze che si avvicinano di più alle specie
ora esistenti, dei quali sono stati ritrovati i più antichi reperti fossili sembrano
essersi sviluppati durante il periodo Cretacico (145 - 65 Ma).
Grazie alla distribuzione dei reperti paleontologici sono
stati individuati due principali centri di origine per gli Acipenseriformi, uno
in Eurasia nel Cretaceo Inferiore ed uno in America Settentrionale nel Cretaceo
Superiore.
Infine nell’ Era del Cenozoico (65 – 0.3 Ma) tuttora in
corso sono sopravvissute solo due famiglie su quattro, per l’ appunto gli Acipenseridae
(storioni) ed i Polyontidae (pesci spatola).
Ci tengo a precisare nuovamente che questa specie è
considerata ad alto rischio di estinzione dalla classificazione IUCN.
IUCN (International Union for the Conservation of Nature)
Classificazione Lista Rossa IUCN
A questo proposito mi
sta a cuore ribadire l’ importanza di rilasciare sempre questi splendidi
esemplari per tutelare la loro sopravvivenza in natura !
Dolo questa parentesi paleontologica vengo destato da altre
due abboccate che risulteranno essere altri due Storioni Siberiani di taglia
inferiore.
La giornata si poteva a questo punto anche concludere ma
decidiamo di restare in pesca.
Ne esce un bel carassio che io chiamo simpaticamente Bobbers
in quanto questa parola, non ne conosco il motivo, mi ricorda un qualcosa che
saltella sul fondale.
Species:
Carassius carassius (Common Name: Carassio – Crucian Carp)
Family:
Cyprinidae
Weight:
Gr 850 - Oz 22.35
Rod: Shimano
Alivio Slim TE GT 360 XH 40 - 80 gr
Reel: Daiwa Regal 3000 5iA
Line: Asso Ultra 0.40 mm
Terminal
Line: JTM Proton 0.18 mm
Hook:
Drennan Carbon Feeder Size 8
Feeder: M Class 60 gr
Non so come, mangiando su attrezzatura da me
considerata light riesce a scardinarmi il piccolo ma micidiale mulinello Daiwa
Regal di taglia 3000 che insieme a me ha condiviso tante battaglie fin dal
principio. Mi toccherà quindi scovare una nuova molla dell’ archetto per poterlo
riparare.
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