La pesca e la fotografia, ciò che le accomuna sono il senso
di attrazione verso la natura, nessuna delle due avrebbe senso per me se non vi
fossero i molteplici paesaggi ed i colori delle varie stagioni che posso
incontrare quando decido di gettare la lenza.
Passando dalla montagna ed arrivando fino al mare quante
albe e quanti tramonti ci si possono stagliare di fronte.
Per entrare nel vivo bisogna sempre cercare nuovi luoghi
dove poter tentare di catturare qualche preda, quindi ci si arma di pazienza e quando si è studiato in forma teorica un nuovo spot, zaino in spalla, canna da
pesca alla mano e macchina fotografica in tasca, si parte.
Certe
volte il senso di avventura potrà portare in posti impraticabili ma lo
spettacolo dei paesaggi soprattutto quelli “incontaminati” anche se di
incontaminato non vi è più nulla, sono e restano sorprendenti.
Ogni nuovo terreno di pesca ha le sue caratteristiche quindi
con molta probabilità bisognerà tornarci più di una volta per riuscire a
cavarci qualcosa soprattutto per essere sicuri di aver scelto la giornata
giusta, quella nella quale le nostre prede siano in attività, intenzionate a
mangiare e soprattutto, dopo il primo round iniziale se il luogo è propizio
bisognerà cimentarsi nell’ utilizzare altre tecniche.
Se la giornata non sortisce gli effetti sperati,
stando a contatto con i luoghi al di fuori delle caotiche città si potrà
sfruttare l’ occasione per tornare a casa con scatti e riprese di qualità dei
paesaggi rurali e degli animali che la giornata ci ha potuto offrire.
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