Con poco tempo libero a disposizione causa periodo pieno di
impegni si opta per una uscita ad un orario un po’ diverso, partenza verso le
17:00 con destinazione le rive del grande fiume il tutto per arrivare in tempo
al banchetto serale dei predatori, un vero blitzkrieg finchè il buio regge e non
calerà anche sul corso d’acqua.
Le esche artificiali e le canne sono pronte e caricate nella
vettura già da due giorni il che fa capire la nostra grande voglia di partire.
All’ arrivo il fiume si presenta con un livello idrometrico
molto basso, questo potrebbe creare qualche complicazione, l’ acqua è calda e
l’ apatia dei pesci si fa sentire già ai primi lanci, scarichiamo in acqua come
delle mitraglie più di tre se non quattro o cinque chili di metallo cambiando
colorazioni e forme ogni trenta, quaranta lanci.
Finalmente su di un ondulante da trenta grammi recuperato in
superficie sento una stoppata, la canna si flette, ferro, sfuria per qualche secondo ma capisco subito
di averlo agganciato in modo precario, infatti si slama ed a riva torna solo l’
esca. Mi consolo con il fatto che non era un pesce di taglia, cambio quindi colore
passando da un tiger ad un più semplice rosso-argento rilanciando nei gorghi,
anche qui, breve stoppata ma dopo la ferrata non sento attività.
Mi fermo per qualche secondo studiando il colore dell’ esca
che potrebbe funzionare con il cambio di luce mentre il sole diventa arancione
acceso scendendo dietro i filari di pioppi.
Prendo dalla scatola magica un’ esca siliconica, la mia
preferita, la lancio, aspetto che tocchi il fondo e dopo pochi movimenti sento
una brusca frenata, finalmente qualcosa corre in diagonale, pochi secondi ed
eccolo che affiora a galla.
Il primo predatore della giornata, un prezioso lucioperca.
Lo slamo direttamente in acqua per velocizzare le operazioni
di rilascio.
A questo punto il sole è completamente sparito, un solo
pesce però non mi basta così cerco di abbordare la prossima cattura con un
approccio diverso, utilizzo quindi un crank pesantemente affondante dai colori
sgargianti accesi e caldi.
Dopo qualche recupero lento un’altra mangiata secca
inconfondibile, un altro vampiro di fiume.
Anche questo viene rilasciato direttamente in acqua.
Ora che il buio è quasi completo l’ unica cosa che
resta da fare è tornare verso casa.
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