Bellissima giornata all’ insegna della pesca, sabato 19
luglio 2014 mi reco al lago di Como sia per tentare la cattura di qualche trota
lacustre sia per l’ imperdibile manifestazione che si tiene ogni anno a Bellano
degli: Agoni in Contrada !
Allo spot designato arrivo alla mattina presto per
posizionare le canne, le mie Mitchell da Surf Casting che io utilizzo per la
pesca a fondo ed a ledgering ! Canne versatili per più tecniche di pesca avendo
una struttura rigida per pesci di grossa taglia ma con vettino sensibile per le
abboccate più timide !
Già ai primi lanci capisco la frenesia alimentare dei pesci
ed infatti non tarda di molto il momento nel quale riesco a salpare le prime
trote !
Essendo pesci delicati decido di slamarli velocemente senza
farli uscire dal loro ambiente liquido.
Dopo qualche lacustre di modeste dimensioni arriva
finalmente, quasi impercettibile,la mangiata che aspettavo !
Ferro con decisione ma sembra che il filo si sia incagliato,
percepisco però delle leggere testate quindi decido di forzare il recupero
della lenza ed è in quel frangente che incomincia la fuga !
La intravedo guizzare fuori dall’ acqua, non è enorme come
pensavo che fosse dal modo nel quale tirava ma va più che bene e dopo qualche
minuto riesco a portarla a riva.
E’ una trota lacustre bellissima, sana, con una livrea
argentata a macchie scure ed un muso da vero predatore preistorico !
La slamo con tutte le cure necessarie, effettuo la
fotografia di rito, la ossigeno e poi la lascio andare tranquilla verso le
profondità del lago.
Per oggi posso considerarmi soddisfatto ed intravedendo le
prime persone che escono di casa decido di smontare l’ attrezzatura e recarmi a
casa in attesa della serata che passerò a Bellano , organizzando la prossima
pescata al lago per cercare di insidiare qualche esemplare di lacustre di
dimensioni maggiori !
L’ evoluzione della trota lacustre è ancora un dibattito
aperto e complesso, molti sostengono che derivi dalle trote marmorate o che
siano una specie a se stante come dimostrerebbero degli esami effettuati sul
DNA di questi pesci.
Personalmente ritengo che le trote lacustri di un tempo,
quelle pelagiche che potevano raggiungere grandezze ragguardevoli (15-20 kg ed
oltre) e che ormai sono praticamente estinte fossero trote endemiche dei laghi
prealpini con un loro vero e proprio carattere genetico riconducibile ad una
vera e propria “forma lacustre”.
Al contrario penso che le trote di lago d’oggi o almeno,
quelle che vivono in prossimità delle foci dei fiumi e dei torrenti siano invece
trote fario capitate nei grandi laghi dai loro habitat di partenza od immesse da
così tanto tempo da aver modificato la loro livrea e la loro conformazione
fisica per adattarsi, sopravvivere e cacciare nei nuovi specchi d’acqua. Una
vera e propria mutazione !
Non riuscirei altrimenti a spiegarmi il fatto del perchè a
pochi metri sotto le foci dei fiumi o dei torrenti si peschino trote fario con
la colorazione sbiadita tendente a quella livrea argentata di una lacustre
mentre qualche metro più a monte si peschino
esemplari con la colorazione tipica delle fario.
Aggiungo inoltre la possibilità che fario appena immesse
possano essersi con il tempo incrociate con le lacustri ormai stanziali tanto
da aver creato dei veri e propri ibridi con l’ impossibilità ormai di poter
risalire al ceppo principale.
Per effettuare un ripopolamento di trote lacustri “d’altri
tempi” efficace bisognerebbe quantomeno risalire ad un ceppo di trote
(probabilmente S. t. marmoratus come gli studi effettuati su campioni di DNA dimostrano)
con un fenotipo simile.
Chiudendo la parentesi “evoluzione trota di lago” verso le
19:00 dopo un pomeriggio di riposo torno a Bellano per scattare qualche foto
della sagra che ho trovato semplicemente suggestiva !
Per entrare nel vivo della tradizione è quindi bene
conoscere chi è il vero protagonista della sagra, l’ Agone !
L’ Agone (Alosa agone)(conosciuto anche come Alosa fallax
lacustris) sul lago di Como è da sempre pescato a scopo alimentare, uno dei
piatti lariani tradizionali infatti è il Misultin ovvero l’ agone catturato,
salato ed essiccato al sole ! Dopo questa prima fase il pesce viene lavato per
eliminare il sale, si tolgono le scaglie, ed infine viene scaldato su di una
griglia per poi essere servito con olio, aceto, prezzemolo , insalata e polenta
abbrustolita.
L’ Alosa agone è presente nei laghi prealpini e si pensa che
derivi dalle geppie (Alosa fallax) che rimasero circoscritte nei laghi e che si
siano abituate alla vita lacustre.
Un’ esempio lampante sono le gheppie che rimasero intrappolate
nel lago artificiale Omodeo situato in Sardegna dove divennero agoni nell’ arco
di 10 anni. E qui mi ricollego alle rapide evoluzioni che possono scaturire
quando una specie che vive in un’ ambiente estraneo per sopravvivere è
costretta a modificare le proprie abitudini e la propria morfologia fisica come
è avvenuto nel caso delle “recenti” trote di lago.
Il periodo di divieto per la pesca di questa specie parte
dal 15 maggio fino al 15 giugno ovvero quando l’ agone sale dalle profondità
del lago per avvicinarsi alle rive sabbiose per deporre le uova.
La pesca di questo pesce è stata tramandata fin dal medioevo
ed oggi per il singolo pescatore è possibile insidiarlo dal 15 giugno in poi
con diverse tecniche, una delle più antiche quella dell’ amettiera con un
massimo di 5 ami !
Per invogliare il pesce a mangiare, sugli ami (di solito ami
di tipo Grub) vengono inserite delle perline colorate fissate con del filo
sgargiante e della colla. Il pesce incuriosito dal brillare dei colori
attaccherà così l’ esca simile ad una mosca.
Caratteristico della pesca all’ agone è il tipico
“cavalletto” un pontile artigianale in legno che si estende da riva fino a
qualche metro in acqua sulla cui estremità il pescatore prenderà posizione.
Altre tecniche di pesca sono effettuate dalla barca come la
tirlindana o la traina, e dalla riva con il quadrato o la bilancia.
A mio parere però la tecnica più divertente è quella
con l’ amettiera sia per via della preparazione dei terminali con tante perline
e fili colorati che per l’ esecuzione della stessa !
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